LE ATTIVITÀ DI MRO NELL’AVIAZIONE: QUALI SONO E A COSA SERVONO?

Mai sentito l’acronimo MRO? Sta a significare Maintenance, Repair and Overhaul (in italiano viene tradotto come “manutenzione, riparazione ed operazioni”) e si tratta di un insieme di attività relative alla manutenzione di macchinari e risorse all’interno di contesti produttivi.

Nelle prossime righe osserveremo in che modo tutte queste operazioni vengono programmate ed effettuate nel settore aviazione, soffermandoci sui singoli interventi che caratterizzano l’MRO.

Che cosa significa MRO nell’aviazione?

In apertura di questo articolo abbiamo già osservato il significato dell’acronimoMRO”, ma quale accezione assume nel settore aeronautico?

In questa fattispecie, l’MRO si occupa della manutenzione degli aeromobili per quanto riguarda le strumentazioni meccaniche, idrauliche ed elettriche. In sostanza, le attività sono volte ad assicurare che gli aerei, prima di qualunque volo, siano sempre sicuri e conformi ai vari standard di sicurezza previsti dalle normative.

Come si articolano nel tempo le varie operazioni MRO?

Gli interventi MRO sugli aerei

Le operazioni MRO interessano tutto il ciclo di vita degli aeromobili e si suddividono in attività sia preventive, sia correttive. Quest’ultime riguardano i veri e propri interventi di riparazione in caso di anomalie e guasti. 

A questo punto non ci resta che vedere nella pratica in che modo si concretizzano le diverse attività.

La manutenzione programmata

Quando parliamo di manutenzione programmata facciamo riferimento ad una serie di interventi pianificati nel tempo, ad esempio in base alle ore di volo effettuate. 

Tra questi le operazioni MRO più comuni sono i cosiddetti check A, B, C, D, i quali si strutturano così:

  • Fase A: ogni 400/800 ore di volo l’aereo viene sottoposto ad un’ispezione della durata di 6-24 ore riguardanti i fluidi, le luci, l’avionica, i freni, gli pneumatici ed altri test rapidi;
  • Fase B: ogni 6 mesi l’aereo viene sottoposto ad un’ispezione della durata variabile tra 1-3 giorni. In questo caso vengono effettuati controlli più approfonditi, ma sempre di tipo superficiale (e senza smontaggio) come quelli della fase A;
  • Fase C: ogni 18-24 mesi il velivolo subisce un’ispezione della durata di 1-2 settimane. In questo lasso di tempo viene effettuato lo smontaggio parziale dei componenti dell’aereo e vengono effettuati controlli sia sulle strutture, sia sui sistemi di idraulica e avionici;
  • Fase D: viene programmata ogni 6-10 anni e comporta la revisione completa dell’aeromobile con lo smontaggio quasi totale della struttura, dei rivestimenti e dei cablaggi.

La manutenzione correttiva

Con manutenzione correttiva si intendono i veri e propri interventi di riparazione dovuti all’insorgere di anomalie o guasti. Il personale MRO agisce per riportare al più presto l’aereo in condizioni operative sicure.

Le operazioni possono variare da riparazioni minori in linea (come ad esempio sostituzione di luci, pneumatici e altri componenti relativamente piccoli) fino ad interventi complessi in hangar come la sostituzione di pannelli strutturali danneggiati o il ripristino di sistemi avionici guasti. L’obiettivo, come già accennato, è risolvere i problemi e rimettere in servizio il velivolo in tempi brevi, rispettando però gli standard tecnici approvati.

Revisione generale (overhaul)

Il termine anglosassone “overhaul” sta ad indicare l’attività di MRO finalizzata al rinnovamento completo di un componente o di un sistema dopo un certo periodo di esercizio. L’obiettivo, in questo caso, è riportarlo alle specifiche di fabbrica: in pratica, tornerà a condizioni pari al nuovo!

Le operazioni di overhaul si applicano a parti critiche con vita limitata o prestazioni degradate. Tra queste annoveriamo:

  • motori;
  • APU (Unità di potenza ausiliare composta da un motore a turbogas che fornisce elettricità ed aria compressa all’aereo);
  • carrelli d’atterraggio;
  • eliche.

Durante una revisione, il componente viene smontato interamente, tutte le parti vengono ispezionate e misurate rispetto ai limiti di usura. Dopodiché, si sostituiscono gli elementi consumati o scaduti e si rimontano/calibrano i sottosistemi secondo gli standard originali del costruttore. 

Le normative che regolano il settore aeronautico richiedono revisioni obbligatorie dopo un certo numero di cicli di funzionamento​. Ad esempio, un motore turbofan potrebbe richiedere un overhaul in officina motori ogni diverse migliaia di ore di volo per rigenerare compressori e turbine secondo le tolleranze previste dal produttore. 

Modifiche e aggiornamenti tecnologici

Tra le attività MRO sono presenti anche interventi volti a migliorare la prestazione e la sicurezza degli aerei. Tali implementazioni avvengono attraverso modifiche progettuali, installazioni di nuovi componenti e aggiornamenti software e hardware.

In ambito civile, le operazioni includono l’implementazione di bollettini di servizio (Service Bulletin) emessi dai costruttori (tra questi ci possono essere aggiornamenti avionici, modifiche aerodinamiche, installazione di nuovi sistemi richiesti da normative) e l’eventuale recepimento di Direttive di Aeronavigabilità obbligatorie. 

Nel settore militare, si tratta spesso di upgrade fatti per ammodernare la flotta. In questo caso le implementazioni riguardano l’integrazione di nuovi sensori, armamenti o sistemi di comunicazione su velivoli esistenti.

Gli aggiornamenti tecnologici consentono, non solo di aggiornare i velivoli ai nuovi standard normativi, ma anche di allungare la vita operativa del mezzo stesso.

La MRO riguarda anche la logistica

MRO non fa solo rima con manutenzione, ma anche con logistica. Infatti, tra le sue attività c’è anche quella di assicurare la disponibilità tempestiva dei pezzi di ricambio e dei materiali necessari per gli interventi. 

Il personale MRO si occupa quindi anche della gestione di magazzini ricambi, l’ordinazione dei componenti, nonché la logistica di trasporto per inviare o ricevere parti da riparare. 

Un modello efficiente adottato nell’aviazione è quello delle parti di ricambio rotabili: per ridurre i tempi di fermo di un velivolo, spesso si fornisce un componente di ricambio già revisionato immediatamente all’aeromobile fermo, procedendo poi con calma alla revisione off-wing del componente rimosso​.

Questa strategia, insieme a sistemi informativi avanzati (tracciamento delle parti per numero di serie, database di affidabilità), consente di ottimizzare la catena di fornitura. Altro aspetto compreso tra le attività di MRO è la gestione documentale (registro degli interventi eseguiti, aggiornamento dei libri di manutenzione) e il mantenimento delle certificazioni di aeronavigabilità, al fine di garantire la completa tracciabilità e conformità agli standard di qualità e sicurezza​.

Perché l’endoscopia industriale agevola le operazioni MRO?

L’endoscopia industriale rappresenta un importante supporto durante le operazioni MRO. Il caso di utilizzo più frequente è l’ispezione dei motori aeronautici: tutti i principali costruttori di turboreattori prevedono nei loro manuali procedure di boroscopia per controllare periodicamente lo stato interno del motore. 

I videoscopi sono fondamentali per monitorare senza smontaggio elementi del motore come:

  • palette e statori del compressore;
  • palette e ugelli della turbina;
  • iniettori del carburante;
  • cilindri e pistoni;
  • camere di combustione.

Oltre ai motori, i videoscopi vengono impiegati per controllare condotti e tubazioni, scambiatori di calore e vani strutturali angusti, come ad esempio l’interno di una longherina alare o di un componente del carrello.

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