MANUTENZIONE AUTO ELETTRICHE, IL TAGLIANDO CON IL SUPPORTO DELL’ENDOSCOPIA
- 8 Maggio 2025
- Posted by: fiber-admin
- Categoria: FiberOpticItalia

La domanda di veicoli green, stimolata anche dai tanti incentivi governativi, è in costante ascesa. Tuttavia, una delle domande più frequenti per chi si appresta ad abbandonare il motore termico è: come cambia la manutenzione nelle auto elettriche?
Esistono dei costi nascosti oppure conviene rispetto ai classici veicoli a benzina o diesel? Nelle prossime righe proveremo a fornire le risposte a queste e tante altre domande. Infatti, ci soffermeremo sulle varie componenti interessate dal tagliando dell’auto elettrica, sulle tempistiche della manutenzione ed infine osserveremo anche quanto l’endoscopia industriale può essere utile nello svolgimento di queste operazioni.
Quali componenti dei veicoli sono coinvolti nel tagliando di un’auto elettrica?
A differenza dei modelli con motore termico, i componenti delle auto elettriche sono soggetti a fenomeni di usura meno rilevanti. Quindi, quali sono i componenti che devono essere assolutamente controllati durante il tagliando?
Prima di osservarli da vicino, facciamo una premessa: la manutenzione delle auto elettriche può essere effettuate solo da personale specializzato. Gli interventi “fai-da-te” possono causare danni al veicolo, ma soprattutto sono potenzialmente pericolosi per chi si avventura in certe operazioni. Infatti, le auto green sono alimentate attraverso tensioni elevate: la manomissione dei componenti elettrici potrebbe generare scariche altamente rischiose per la salute umana.
Batteria di trazione e sistema di ricarica
La batteria ad alta tensione è il cuore pulsante dell’auto elettrica. Durante la manutenzione, i tecnici specializzati verificano il livello di carica, l’integrità dei collegamenti, l’efficienza del sistema di gestione e il corretto funzionamento delle modalità di ricarica. Alcune officine sono attrezzate anche per test specifici sullo stato di salute (State of Health – SoH) della batteria.
Nonostante la lunga durata stimata – tra 100.000 e 300.000 km a seconda del modello – è importante controllarne periodicamente le prestazioni. La maggior parte dei produttori offre garanzie che vanno da 8 a 10 anni o fino a 200.000 km, con eventuali sostituzioni gratuite in caso di degrado precoce.
Sistema frenante e frenata rigenerativa
Le auto elettriche utilizzano un sistema di frenata rigenerativa che consente di recuperare energia durante la decelerazione. Questo meccanismo riduce sensibilmente l’usura dei freni tradizionali, soprattutto delle pastiglie e dei dischi. Nonostante ciò, durante il tagliando vengono comunque eseguiti controlli sull’intero impianto frenante, incluse le tubazioni e il liquido freni.
Pneumatici
Le auto elettriche sono caratterizzate da un peso maggiore rispetto ai veicoli con un motore a combustione. Per tale motivo bisogna porre maggiore attenzione allo stato di usura degli pneumatici. Regolarmente vanno verificati i livelli di pressione delle gomme, l’usura del battistrada, l’uniformità del consumo e l’eventuale presenza di tagli o deformazioni.
Sospensioni e sistema sterzante
Così come nelle vetture a benzine, anche nelle auto elettriche la manutenzione dei componenti meccanici risulta essenziale per la stabilità e il comfort di guida. Perciò, durante il tagliando vengono controllate le condizioni di ammortizzatori, bracci oscillanti, testine dello sterzo e boccole.
Livelli dei fluidi
Le auto elettriche sono prive di olio motore. Malgrado ciò, bisogna prestare attenzione a tutti gli altri liquidi che caratterizzano i modelli “green”. Quali sono?
- Liquido freni, che garantisce la risposta dell’impianto idraulico del sistema frenante.
- Fluido refrigerante, indispensabile per mantenere la temperatura ottimale della batteria e dei componenti elettronici.
- Fluido di trasmissione, laddove presente.
Manutenzione del software e componenti elettronici
Le auto elettriche integrano numerosi sistemi elettronici, tra cui centraline, software di gestione, aggiornamenti over-the-air e tecnologie ADAS (sistemi avanzati di assistenza alla guida). I controlli digitali fanno ormai parte integrante dei tagliandi e comprendono:
- diagnostica del sistema elettronico di bordo;
- aggiornamento del software di gestione del motore e dell’interfaccia utente;
- controllo della connettività e dei servizi remoti;
- verifica del funzionamento dei sistemi di assistenza alla guida;
Ogni quanto bisogna fare il tagliando dell’auto elettrica?
Nonostante la complessità dei componenti, la manutenzione delle auto elettriche avviene meno frequentemente rispetto alle “cugine” con motori a combustione.
Quindi, ogni quanto andrebbe effettuato il tagliando?
Un’auto elettrica può essere sottoposta a tagliando ogni 30.000 chilometri, contro i 15.000 richiesti da un veicolo a benzina e i 20.000 da uno a gasolio. Si consiglia comunque di consultare sempre il libretto di manutenzione fornito dal costruttore e attenersi alle scadenze raccomandate.
Quanto costa la manutenzione di un’auto elettrica?
Un altro grande quesito relativo alla manutenzione delle auto elettriche riguarda i suoi costi. Sono più alti o più bassi rispetto ai motori a benzina?
La manutenzione ordinaria costa in media tra il 20% e il 40% in meno rispetto a un’auto termica, soprattutto grazie all’assenza di parti soggette a frequente sostituzione. I risparmi si estendono anche ad altre voci di spesa, come il bollo auto (esente per 5 anni in molte regioni italiane) e l’assicurazione RCA, che può prevedere sconti dedicati ai veicoli a basse emissioni.
Il tagliando di una citycar elettrica oscilla dai 50 ai 120 euro. Per veicoli di fascia alta, come la Tesla, i costi possono superare invece i 500 euro per il primo tagliando.
Quanto costa sostituire una batteria di un’auto elettrica?
La sostituzione della batteria non rientra ovviamente nelle operazioni di manutenzione ordinaria di un’auto elettrica. Il cambio batteria può essere necessario solo dopo un grave guasto o per il suo deterioramento (come accennavamo nei paragrafi precedenti sono garantite per circa 10 anni e con una percorrenza di circa 200mila chilometri).
Il prezzo della sostituzione può variare sensibilmente:
- circa 9.000 euro per citycar;
- tra i 15.000 e i 25.000 euro per modelli premium come Tesla.
In base agli aspetti fin qui analizzati possiamo affermare che la mobilità elettrica non è esclusivamente una scelta ecologica, ma anche una soluzione conveniente sotto il profilo della gestione e della manutenzione.
Inoltre, grazie allo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, è possibile prevenire ed individuare rapidamente possibili guasti all’interno dalle auto elettriche. Tra questi troviamo anche gli endoscopi industriali, i quali vengono utilizzati per analizzare i motori elettrici, ma anche altre parti tecniche come gli inverter ed i sistemi di raffreddamento.
Come vengono utilizzati gli endoscopi nella manutenzione delle auto elettriche?
Le applicazioni degli endoscopi nella manutenzione delle auto elettriche sono numerose. I modelli rigidi, flessibili e i videoscopi permettono di ispezionare le componenti evitando le tanto costose quanto lunghe operazioni di smontaggio.
Osserviamo nel dettaglio come questi strumenti semplificano le operazioni di controllo.
L’ispezione del motore elettrico
Il motore elettrico è formato da due elementi principali: lo statore, ovvero la parte fissa con gli avvolgimenti, e il rotore, ovvero la parte mobile che ruotando genera l’energia necessario al funzionamento del motore stesso.
Utilizzando un endoscopio industriale si può accedere visivamente all’interno del motore attraverso aperture di servizio o fori (ad esempio quelli del raffreddamento o dei sensori), osservando la superficie del rotore e lo stato delle lamelle dello statore senza dover smontare interamente il motore.
Attraverso il loro utilizzo è possibile rilevare tracce di usura, delaminazione, corrosione o detriti metallici che a lungo andare potrebbero causare danni seri al motore.
Il controllo del pacco batterie
Il pacchetto batterie di un’auto elettrica è un modulo sigillato, composto da molte celle e complessi circuiti di gestione termica ed elettrica. L’accesso visivo al suo interno è difficile senza smontaggio, ma in alcuni casi gli endoscopi possono essere impiegati per ispezioni mirate.
In fase di manutenzione, quando si sospetta un problema interno localizzato (come una cella gonfia, residui di corrosione sui collegamenti, o liquido di raffreddamento fuoriuscito all’interno del contenitore batteria), è possibile accedere al pacco batterie attraverso un’apertura di servizio o uno sfiato per osservare direttamente l’area interessata.
Così facendo sarà possibile valutare lo stato delle celle, delle barre collettrici e dei cavi senza dover aprire completamente il pacco batterie. In questo caso vengono utilizzati endoscopi caratterizzati da sonde isolate elettricamente e resistenti (per evitare cortocircuiti).
Manutenzione degli inverter
L’inverter è il dispositivo elettronico che converte la corrente continua della batteria in corrente alternata per alimentare il motore. Contiene al suo interno schede elettroniche, semiconduttori di potenza e condensatori, racchiusi in un involucro compatto.
L’ispezione endoscopica interna è spesso impiegata per verificare la qualità delle saldature sulle schede elettroniche. Attraverso l’inserimento di una sonda in appositi fori o asole nella carcassa, si controllano i giunti di saldatura e i collegamenti: qualsiasi anomalia (saldatura fredda, crepe, deposito di flussante non rimosso) potrebbe infatti compromettere il controllo del motore e la sicurezza del veicolo.
Gli strumenti utilizzati in queste applicazioni si contraddistinguono per il loro diametro ultra-sottile, a volte di appena 2 mm.
Il controllo dei sistemi di raffreddamento
I veicoli elettrici utilizzano sistemi di raffreddamento per mantenere temperature ottimali di batterie, motori e inverter. I circuiti termici comprendono radiatori, scambiatori di calore, tubazioni e canali interni spesso integrati nei componenti (ad esempio piastre di raffreddamento nelle batterie).
L’endoscopia è un valido aiuto per ispezionare l’interno di tali condotti e verificare la presenza di ostruzioni, incrostazioni, perdite o corrosione.
Le telecamere dei videoscopi seguono il percorso dei vari tubi consentendo di ispezionare l’interno di una camera di raffreddamento e di identificare accumuli di liquido o segni di corrosione delle pareti. I videoscopi applicati in queste operazioni sono impermeabili e resistenti agli oli.
Le verifiche sui cablaggi e sui connettori elettrici
In caso di guasti elettrici, cortocircuiti o malfunzionamenti, può sorgere la necessità di ispezionare visivamente parti di cablaggio inaccessibili (ad esempio dietro al cruscotto, nel sottoscocca o all’interno di canalizzazioni).
Inserendo l’endoscopio in piccole feritoie, il tecnico può individuare punti di danneggiamento o sfilacciamento dei cavi senza dover smontare interi pannelli. Grazie alla loro applicazione è possibile determinare facilmente guasti sui cablaggi come ad esempio un isolamento bruciato, schiacciamenti, morsetti allentati o segni di masticazione da roditori attratti dai materiali isolanti.Le sonde riducono notevolmente il tempo di diagnosi di problemi elettrici nascosti.
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